Raccolta di rifiuti e riflessioni nell’VIII giornata ecologica organizzata dal Circolo Acli Ora et Labora
Si è svolta baciata da un piacevole sole primaverile sabato 21 aprile, l’8° giornata ecologica organizzata dal circolo Acli Ora et Labora con il patrocinio del comune di Fossato di Vico, il locale istituto comprensivo, la stazione dei carabinieri e la collaborazione della ditta Geseco. Hanno partecipato alla mattinata di raccolta i ragazzi della scuola Secondaria di Primo grado P. Vannucci ed una sezione proveniente dalla vicina Sigillo. Oltre un quintale di rifiuti abbandonati è stato rinvenuto grazie al prezioso lavoro degli studenti, diventati per qualche ora, protettori e custodi del proprio territorio. Tantissima plastica, molta di più rispetto agli anni precedenti, soprattutto bottiglie e contenitori per il thè sono stati raccolti in Piazza Saint Ambroix e lungo Viale S. Allende. Un cocktail di disgustosa spazzatura che invita a far riflettere sullo scarso senso civico e sul poco rispetto verso la natura e l’ambiente circostante, che manifestano tanti cittadini indisciplinati. Alle ore 11 gli studenti sono tornati a scuola dove, all’interno della palestra, hanno ascoltato le parole del Priore dell’Eremo di Fonte Avellana Don Gianni Giacomelli. Prima della riflessione del monaco camaldolese, il primo cittadino di Fossato di Vico Monia Ferracchiato, si è congratulata con i ragazzi e con gli organizzatori per l’impegno dimostrato durante la giornata, spronandoli ad avere sempre uno spiccato senso civico. Crescere in un luogo pulito ed ordinato, amare il proprio territorio e difenderlo, non sono semplici slogan ma devono diventare il modo di vivere comune di ogni cittadino che ha a cuore l’ambiente ed il proprio paese. Iniziative di questa portata non possono che aiutare a far crescere dei cittadini consapevoli e responsabili. Don Giacomelli ha coinvolto i ragazzi proponendo riflessioni e commenti sul tema della natura facendoli poi partecipare ad un piacevole confronto. Gli studenti sono stati divisi in gruppi ognuno dei quali aveva il compito di proporre parole in libertà sul tema dell’ambiente partendo da tre lettere dell’alfabeto. I ragazzi si sono confrontati, hanno dialogato, in un vero e proprio brainstorming utile a tirare fuori da ognuno idee e pensieri. Insieme, in collaborazione, sono emerse una miriade di parole che forse da soli i ragazzi non sarebbero stati in grado di proporre. Non la solita lezione frontale, non la semplice conferenza, ma un modo per rendere partecipi e maggiormente consapevoli i ragazzi, su un tema davvero di straordinaria attualità. Gli studenti hanno creato in poco tempo un vero e proprio alfabeto della natura, un complesso di parole davvero significative che mette in evidenza quanto vasto ed importante sia questo tema. In una mattinata i ragazzi hanno vissuto in mezzo alla natura e poi ne hanno parlato, una duplice azione a tutto tondo che porteranno di sicuro nel cuore e nella mente si spera davvero a lungo. L’azione ed il pensiero che oggi ha guidato questi giovani, ha ricordato Don Giacomelli, sono simili a quelli di tante persone che nel passato, avevano intuito quanto la natura dovesse essere difesa e tutelata. Individui che hanno combattuto per difendere il Creato e le sue meraviglie in modo deciso, da veri pionieri. I cambiamenti climatici in atto, ha sottolineato il Priore, sono un segno tangibile di quanto la natura si stia ribellando, stanca di essere maltrattata ed abbandonata. Gli uomini la stanno usando, trattandola come una serva senza alcun rispetto. Non si può continuare all’infinito o le conseguenze potrebbero essere devastanti. Serve un cambio di passo e di “vocabolario”, dalla S che rimanda alla stanchezza della natura, bisogna tornare alla G di gioia ed alla C di cura. La terra, la nostra amata terra va conservata, difesa e fra qualche anno queste giornate saranno ricordate dai ragazzi soltanto se riusciranno a portare nel cuore e nella mente le azioni fatte oggi. Don Giacomelli ha poi concluso l’incontro invitando i giovani ad eseguire un piccolo e piacevole esercizio per casa. Scrivere su un biglietto il proprio nome e creare, partendo da ogni lettera presente, un alfabeto del cuore. Un esercizio semplice che però sarà un vero ricordo, indelebile, una campanella che farà per sempre ricordare di giornate intense vissute in mezzo alla natura come quella appena trascorsa. Appuntamento al 2019, con rinnovato entusiasmo, la natura sarà ancora grata di essere occupata, per qualche ora, da ragazzi festanti che si spera possano diventare dei cittadini consapevoli in futuro.
William Stacchiotti