Incontro L’era delle migrazioni “Incontro di umanità e di culture”: Gubbio 07 marzo 2024
Giovedì 07 Marzo 2024 presso l’aula magna dell’IIS Cassata – Gattapone di Gubbio, si è tenuto l’incontro dal titolo L’era delle migrazioni “Incontro di umanità e di culture”, organizzato dal circolo Acli Ora et Labora APS di Fossato di Vico, in collaborazione con il circolo eugubino. Dopo i saluti istituzionali del prof. Matteo Carletti, in rappresentanza del dirigente scolastico prof. David Nadery e dell’ assessore Rita Cecchetti, per conto del sindaco prof. Filippo Mario Stirati, ha introdotto il tema il prof. Sante Pirrami del direttivo regionale della Gilda inseganti (già per anni presidente del circolo Acli Ora et Labora) che ha coordinato l’incontro affermando che, alla luce del censimento fatto negli ultimi venti anni nel comprensorio Eugubino-Gualdese, la presenza degli immigrati ha contribuito alla crescita del PIL nel territorio locale. Ha tenuto la relazione Antonio Russo, vicepresidente nazionale delle Acli e responsabile nazionale per l’immigrazione. Partendo da due presupposti fondamentali come quello in cui un uomo, in un contesto estremamente difficile da vivere, per andare avanti è costretto ad emigrare e che va garantita anche la libertà di tornare, si è fatto un percorso storico dei flussi migratori, affermando che anche l’Italia è stata una terra da una forte emigrazione. Non è un caso che 1876 al 1915 emigrarono circa 14 milioni di italiani (una forte emigrazione caratterizzò anche il secondo dopoguerra assumendo perfino caratteri interni dal Mezzogiorno al Nord industrializzato) e che questi venivano spesso descritti in maniera prevalentemente negativa con stereotipi e pregiudizi che sono prevalentemente simili a quelli che vengono usati per gli immigrati che arrivano nel nostro paese. Oggi l’Italia viene considerata terra di immigrazione con la presenza di circa 5 milioni di stranieri ma anche una nazione da cui ancora si emigra con persone che vanno all’estero portando metaforicamente non solo le braccia ma anche la cultura e l’intelligenza. Infatti sono circa 6 milioni gli italiani che vivono all’estero. Inoltre, nella relazione, Antonio Russo ha sottolineato che nel mondo ci sono circa 281 milioni di migranti, di cui 100 milioni partono perché costretti dalla guerra, dalla fame, da dittature brutali e che nel Mediterraneo, negli ultimi 10 anni, con le rotte migratorie sono morte circa 23 mila persone. Nell’orizzonte di un umanesimo planetario, come affermato da Papa Francesco, e nella prospettiva di una visione dinamica delle identità dei popoli, la relazione ha ipotizzato un salto dalla multiculturalità che prevede una semplice tolleranza alla interculturalità che si traduce in un incontro vero e attivo tra le culture. Il vescovo di Gubbio, Mons. Luciano Paolucci Bedini, ha tenuto le conclusioni in cui ha sottolineato il dovere di informarsi per conoscere la realtà delle migrazioni, trattandosi di un fenomeno inarrestabile su cui si deve fare i conti. L’incontro ha visto la presenza dei studenti di diverse classi dell’Istituto ed il Prof. Pirrami ha fatto un invito a visitare il Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino.
diacono Giorgio Cardoni