20 anni di Acli Ora et Labora, presentato il libro E-Venti
Ricordare venti anni, dare testimonianza del lavoro fatto, rendicontarlo e renderlo tangibile per le future generazioni. E’ nato con questo obiettivo, ambizioso e lungimirante, E-Venti il libro diario curato da William Stacchiotti presentato venerdì 27 maggio presso il circolo Acli di Osteria del Gatto, che ripercorre venti anni del circolo Ora et Labora di Fossato di Vico. Ad aprire il pomeriggio i saluti del presidente prof. Sante Pirrami che ha ricordato l’importanza di avere una testimonianza storica, una memoria, di quanto fatto in questo lasso di tempo dal circolo. Spesso nelle associazioni si fa molto, ma si rischia di dimenticarlo e quindi il poter documentare è essenziale ed è da stimolo anche per le future generazioni che, si spera, possano trovare nuove energie, nuovi stimoli, per continuare e magari ampliare, il percorso che l’Ora et Labora ha finora intrapreso. Toccante è stato il ricordo delle persone che, a vario titolo, hanno dato il loro contributo al circolo. Pirrami ha letto i loro nomi, fra cui quello dell’ex vicepresidente e fondatore Giuseppe Nuti, deceduto nei giorni scorsi e subito dopo Don Raniero Menghini ha invitato i presenti a dedicare loro un momento di preghiera. L’incontro è proseguito con l’intervento dell’autore William Stacchiotti che ha spiegato i passaggi che hanno portato alla stesura del testo. Un lavoro dapprima di selezione dei tanti documenti che erano stati conservati in sede e poi di rielaborazione e di scrittura. Appunti che cronologicamente partono dalla data di nascita dell’associazione fino ad arrivare ai giorni nostri. Un crescendo qualitativo e quantitativo di iniziative, incontri, attività, che hanno reso il circolo Acli fossatano un punto di riferimento socio-culturale, oltre che nei servizi, nel territorio eugubino-gualdese. Il presidente provinciale Alessandro Moretti ha portato i saluti delle Acli perugine ed ha sottolineato la bontà di queste iniziative che fanno memoria ed insieme proiettano verso il futuro. Ha ricordato quanto sia importante il legame con i territori, con i tanti circoli sparsi anche nelle piccole frazioni, dei veri punti di aggregazione e di socialità indispensabili soprattutto nelle piccole realtà. E’ necessario frequentarsi di più, fare maggiormente rete ripensando anche la funzione dei circoli, che dopo la pandemia, si devono rinnovare, riscoprire, senza snaturarsi, ma capendo la fase nuova, maggiormente complessa, in cui si è entrati e che necessita di alcuni cambiamenti. L’incontro è proseguito con l’intervento di Paola Villa, consigliere di presidenza nazionale delle Acli, responsabile di azione sociale ed animazione di comunità. La dirigente nazionale si è congratulata per l’iniziativa ed è rimasta piacevolmente sorpresa nel ritrovare nella prima pagina del libro una sua citazione. Tenere i documenti, conservarli, rendicontare, ha qualcosa di più del mero valore tecnico e burocratico, ma fa memoria, aiuta a capire l’impatto che si ha in un determinato territorio, quali sono le inclinazioni che ognuno ha messo in campo in questo lungo percorso. La zona eugubino-gualdese ed il comune di Fossato in particolare, ha ricordato Paola Villa, sono ricchi e variegati nell’offerta aclista, ci sono circoli che come l’Ora et Labora offrono servizi e momenti culturali di valore ed altre entità che hanno la mescita e lo spaccio. E’ difficile trovare una varietà del genere in una zona circoscritta e questa è un’assoluta ricchezza. La pandemia ha colpito duramente i circoli, quelli che hanno la mescita in particolare hanno sofferto molto ed ora l’aumento delle bollette sta mettendoli ancora a dura prova. Affrontare queste difficoltà è complicato, ma delle risposte certe, delle ricette che partono dall’ambito nazionale, non possono essere trovate facilmente in quanto ogni territorio ha le sue peculiarità. Chi vive quotidianamente la realtà dei circoli è sicuramente più attrezzato per trovare soluzioni, quello che conta è avere comunque uno spazio di incontro, di confronto, un luogo dove poter tornare a socializzare dopo due anni difficili. Partecipare è fondamentale, più difficile è magari mettere insieme le diverse generazioni. Non sempre questo accade, ma ci sono delle esperienze in giro per l’Italia che ci fanno ben sperare e dimostrano che, a fianco dei circoli storici, stanno nascendo dei circoli giovanili; anche questa può essere una via nuova che porta a successive collaborazioni fruttuose tra generazioni. E’ necessario, oggi ancora più del passato, tentare la via delle connessioni tra i circoli, osare, puntare alto, rimanere fermi al passato non è più possibile e la realtà dell’Ora et Labora ne è un esempio tangibile. Negli anni ha sperimentato vie nuove, ha tentato di differenziarsi, di fare cultura, ma anche aggregazione ed i risultati dimostrano quanta buona strada è stata fatta. Il confronto fra circoli rimane fondamentale, ognuno ha la sua identità magari non replicabile, ma di certo ogni esperienza migliora, aiuta a crescere ed è quindi quanto mai necessario mettere al centro i circoli e farli dialogare. Paola Villa ha concluso il suo intervento evidenziando come l’intuizione di Giovanni Pascucci nel far nascere l’Ora et Labora ha lasciato un segno indelebile nel territorio, è stata di grande impatto e lo ripaga del suo impegno instancabile nel mondo Acli più di qualsiasi altro incarico anche di livello nazionale. Giovanni Pascucci, l’instancabile Giannetto, deus ex machina dell’associazione e motivatore mai domo, ha concluso l’incontro in un misto di commozione ed orgoglio, leggendo una piccola relazione che, con dovizia di particolari, ricordi piacevoli ed aneddoti indimenticabili, ha ripercorso questi intensi e lunghi anni targati Ora et Labora. Hanno preso parte all’evento, oltre a tanti cittadini, il prof. Giancarlo Pellegrini, ospite e relatore di tante iniziative proposte dal circolo fin dagli esordi, il vicepresidente provinciale Marta Ginettelli ed i presidenti dei circoli di Fossato di Vico centro storico Paolo Castellani e di Osteria del Gatto Alberto Giacometti.
William Stacchiotti