XVIII CENSIMENTO degli IMMIGRATI
SLIDE CENSIMENTO
Il Circolo ACLI “Ora et Labora” di Fossato di Vico, in collaborazione con le Acli del territorio dell’Eugubino-gualdese, presenta il XVIII CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI NEL TERRITORIO al 30.09.2020, relativo alla presenza degli immigrati regolarmente soggiornanti nei comuni di: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica. Il rapporto è stato curato, per il DICIOTTESIMO anno consecutivo, dallo Sportello immigrati del Circolo Acli “Ora et Labora” come contributo alla conoscenza del fenomeno emigratorio.
Premessa
L'impostazione della ricerca è in linea con quanto già elaborato negli anni precedenti, privilegiando due aspetti: la presenza degli stranieri residenti nel nostro territorio e la presenza degli studenti stranieri a scuola.
Si colgono, dall’analisi dei grafici, alcuni spunti di lettura di tendenza dei flussi immigratori nel territorio della fascia appenninica umbra anche in relazione ai precedenti censimenti. Poiché i dati indicano un calo progressivo delle presenze di immigrati sino ad arrivare, a oggi, a una diminuzione consistente, riteniamo che la ricerca - rimanendo stabile questa tendenza lenta ma progressiva di calo - possa essere, nel breve tempo, poco significativa ai fini dell’incidenza degli stranieri nel tessuto socio-economico del nostro territorio. Pur tuttavia riteniamo che una fotografia aggiornata del fenomeno, seppur meno significativo degli anni precedenti, possa dare un’immagine più completa e consona al vissuto quotidiano della fascia appenninica. Tale ricerca, tuttavia, monitora, anche, la situazione demografica del territorio con evidenti cali di unità di popolazione indigena.
C o m m e n t o
TITOLO (Slide n.1)
XVIII CENSIMENTO DEGLI IMMIGRATI PRESENTI NELLA FASCIA APPENNINICA
PROMOTORE DELLA RICERCA (Slide n.2)
Circolo Acli “Ora et Labora” - Sportello immigrati
POPOLAZIONE
DATI SINOTTICI DEL TERRITORIO (Slide n.3)
La popolazione straniera è rimasta costante nell’ultimo anno(al 30 agosto 2020) in rapporto all’anno precedente (4988) attestandosi a 4989 residenti nel territorio degli otto comuni della fascia appenninica umbra. L'incidenza della popolazione straniera, in rapporto alla popolazione totale residente, (pari a 62.314) con calo di -0,6%, è dell’ 8%. I dati dal 2006 al 2018, evidenziano un continuo incremento fino al 2012 e, poi, un calo progressivo della popolazione straniera. Dato questo (calo della popolazione straniera), come vedremo nelle prossime slide, che ci riporta numericamente agli anni 2006-2007. La popolazione immigrata residente, infatti, è diminuita, rispetto al 2012 (10,3%), attestandosi nel 2020 all’ 8% (-2,3%). Il confronto dei dati sulla presenza degli immigrati - dal 2006 (7,3%) al 2012 (+ 3%)- è stata, al 2020, quasi azzerata (+0,7%). Inoltre, occorre notare che la popolazione indigena diminuisce ogni anno: di circa 200 unità nel 2019, pari a circa -0,3% e nel 2020 pari a - 387 unità (- 0,6%). Se questa dovesse essere la proiezione per gli anni futuri, la diminuzione annua della popolazione residente nella fascia Appenninica Umbra denoterebbe un calo demografico particolarmente significativo. Tradotto, potrebbe significare in un decennio, escludendo la popolazione straniera, una diminuzione di circa 5.000 abitanti autoctoni. Sicuramente la diminuzione dell’offerta lavorativa, per i residenti stranieri e la denatalità per i nativi locali, creano, nel nostro territorio, una flessione demografica preoccupante, che potrebbe portare, in un prossimo futuro, a uno spopolamento numericamente significativo del nostri comuni.
INCIDENZA IN PERCENTUALE SULLA POPOLAZIONE TOTALE (Slide n.4-5)
Fossato di Vico ha la presenza più alta di immigrati con il 16,4%. Nonostante un calo del 2,4%, è il doppio di quelli dell’Italia e dell’Europa che si attestano all’8,3%. Nocera Umbra detiene la seconda posizione con l’ 11,1%, mentre Valfabbrica, in terza posizione con il 10,1%, in linea, quest’ultimi, con i dati regionali (10,8%)%. L'incidenza minore la troviamo nel comune di Sigillo con il 5,1%.
FLUSSI: 2010 - 2020 (Slide n.6)
Si può notare che la presenza degli stranieri è in crescita fino al 2012 (10,3%) per poi diminuire di 0,5% nel 2013 e nuovamente risalire fino al 2014 al 9,8% della popolazione residente. Dal 2014 la curva, delle presenze degli stranieri, ritorna verso il basso. Il 2018 si caratterizza per un'ulteriore diminuzione che ci riporta indietro a prima del 2010 come presenza totale di stranieri. Gli ultimi due anni si caratterizzano per una netta diminuzione delle presenza di stranieri attestandosi all’8%.
VARIAZIONI: 2010 - 2020 (Slide n.7-8)
Si nota, nell’ultima colonna della tabella, una diminuzione della popolazione straniera nei comuni di Costacciaro (-1,1%), di Fossato di Vico (-2,4%), di Gubbio (-1,1%), di Gualdo Tadino (- 0,7%). Negli altri comuni c’è un piccolo incremento di unità che tende a valori di scarso interesse statistico. La slide 8 rende chiaro l’andamento negativo delle presenze degli immigrati (dal 2010 al 2020) negli otto comuni presi in esame.
PRESENZA PER GENERE (Slide n.9)
La maggiore presenza, negli ultimi anni, di donne, sta a significare che molti stranieri hanno ricongiunto, dopo alcuni anni, le famiglie (mogli e figli) per cui si è creata una condizione di stabilità affettiva e sociale. Il confronto fra i dati assoluti del 2010 e quelli del 2020 denunciano, tuttavia, un netto decremento di oltre 1000 persone, quasi il 20% del totale degli immigrati di uomini e donne. La flessione maggiore è quella degli uomini. E' molto probabile che questo ultimo dato indichi un momento di disorientamento generale, per cui alcuni stranieri rientrano nel proprio Paese o emigrano momentaneamente in altri (Germania, Inghilterra, Svizzera,…) in cerca di una situazione migliore, lasciando le famiglie nell'attuale collocazione o persino, in casi estremi, ricollocandole nei Paesi di origine per, poi, nuovamente ricongiungersi. Inoltre, è da tener presente anche la maggiore richiesta di manodopera femminile per assistenza e cura delle persone (badanti, baby-sitter, colf, lavori domestici,...). Tuttavia, questi dati non indicano, ancora, un vero e proprio recesso dei flussi immigratori ma una leggera e momentanea flessione (vedi slide n. 6, i dati del 2017 in nuova crescita) in relazione alla negativa congiuntura economica mondiale e, in particolare, italiana.
PRESENZA PER FASCE DI ETA' (Slide n.10)
Il grafico mostra la forte presenza delle “braccia da lavoro” che sono costituite dagli immigrati compresi nella fascia tra i 19-40 (33,3%) e tra i 41-60 (34,6%). Inoltre, la presenza di bambini/e e ragazzi/e (19,7%) costituiscono un valido contributo numerico alla formazione delle classi scolastiche. Il dato, oltre i 61 anni, è irrilevante per l'esiguità delle presenze (12,7%) ma importante dal punto di vista contributivo. Come afferma lo stesso Francesco Daveri nel suo libro: “Stranieri in casa nostra” parte dei soldi versati all'INPS dagli immigrati serviranno per pagare le pensioni agli italiani. Si calcola che i contributi versati annualmente dagli immigrati siano intorno ai 12 miliardi di euro, pari a circa 1 punto di P.I.L. nazionale.
GRADUATORIA PER NAZIONALITA' (Slide n.11)
Per anni (dal 2009) che gli stranieri provenienti dall'Albania costituivano nel nostro territorio la prima etnia (oggi 13,3%), negli ultimi anni sono stati scavalcati sia dai Romeni con il 21,5% sia dai Marocchini con il 17,5%. Un’altro dato da evidenziare è quello relativo alla quarta etnia che nel precedente anno apparteneva alla Macedonia oggi all’Ucraina (7,7%). Questa classifica rispetta, sostanzialmente, quella nazionale tranne la posizione n.4 che è occupata saldamente dall'etnia cinese. Oggi complessivamente marocchini, albanesi e rumeni rappresentano circa il 50% degli stranieri presenti in Italia: più di un milione i rumeni e più di 700.000 sia gli albanesi sia i marocchini.
Presenza di alunni stranieri nelle SCUOLE
PRESENZA ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA A.S.2020 -'21 (Slide n.13)
I dati elaborati sono disomogenei fra i Comuni. Solo tre Comuni hanno la presenza nel proprio territorio delle scuole secondarie di 2° grado: Gualdo Tadino, Gubbio e Nocera Umbra. I dati sono molto importanti per capire i flussi di passaggio fra un ordine e l’altro. Il 2018 aveva una presenza di alunni stranieri in tutte le scuole superiori di Gubbio, Gualdo Tadino e Nocera Umbra pari all’8,2%; da questi 2 ultimi anni, il dato si è quasi raddoppiato al 15,2%.
Il Comune di Fossato di Vico, invece, ha una forte presenza di alunni stranieri (in media, oltre il 30%) in tutti i vari ordini di scuola, in particolare nella scuola primaria con il 33,9%.
PRESENZA IN PERCENTUALE PER ORIDNE DI SCUOLA (Slide n.14)
Si pone all’attenzione, il passaggio fra le scuole secondarie di I e II grado. Negli anni precedenti, si notava uno scarto relativo delle iscrizioni nei vari ordini scolastici: i numeri parlavano nel 2014 di uno scarto, in media, di circa il 2%. Oggi la situazione è migliorata, rispetto al 2018 (vedi slide n.17). Nel 2018, circa la metà degli alunni, nel passaggio fra i due ordini, non si iscriveva alle scuole superiori. Solo l’8,2% frequentava le scuole superiori. Il 2019 ripristina, con il 15,6%, quello scarto di iscrizioni, fra ordini, che abbiamo evidenziato già negli anni precedenti di circa 2 punti in %. Nonostante ciò, siamo, rispetto ai dati nazionali, ancora distanti.
I dati nazionali parlano in media, per le scuole secondarie di II grado, di una frequenza degli alunni stranieri del 22,7% (nell’a.s. 1992-93 erano solo il 13,1%).
PRESENZA ALUNNI STRANIERI NEI COMUNI a.s. 2020-21 (Slide n. 15-16)
La presenza, per valori assoluti, di alunni stranieri nell’a.s. 2020-21 appartiene al comune di Gubbio con un numero di 4783 (+ 137) iscritti, a seguire Gualdo Tadino con 1713 (- 79) e, infine, Nocera Umbra con 747 (+ 113). Questi comuni sono quelli che hanno una presenza di tutti gli ordini scolastici (infanzia, primaria, secondaria di I grado e II grado). Se poniamo l’accento sulla relazione fra iscritti di origine italiana e stranieri (slide 16) notiamo che la percentuale più alta appartiene a Fossato di Vico con il 30,4% di iscritti distaccando in modo netto tutti gli altri comuni, raggiungendo in media la quota di 1 studente su 3, segue Nocera Umbra con circa il 23,8% comprensiva degli studenti della scuola superiore.
PRESENZA ALUNNI STRANIERI NEI COMUNI PER ORDINE SCOLASTICO DAL 2009 AL 2020 (Slide n.17)
Il diagramma dei flussi, delle iscrizioni degli alunni dei vari ordini scolastici, per gli anni che vanno dal 2009 al 2020, mostra comunque una flessione degli alunni. La scuola dell’Infanzia, pur con lievi fluttuazioni, rimane stabile nella presenza degli alunni stranieri (18%). Si nota, invece, un’ evidente curvatura del 5% (dal 19% al 14%) degli alunni della primaria e una costante stabilità per le scuole secondarie. La continuità delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia va a confermare la slide n. 9 che tracciava un’analisi sulle famiglie che rimangono nei territori degli otto comuni, mentre i mariti o capifamiglia emigrano per trovare migliori condizioni economiche in altri Stati europei.
PRESENZA ALUNNI STRANIERI PER NAZIONALITA' (Slide n.18)
I dati degli alunni per nazionalità capovolgono la posizione della presenza degli stranieri per nazionalità (slide n.11). Al primo posto troviamo i marocchini con il 25,8%, al secondo posto gli albanesi con il 22,9%, al terzo posto la Romania con l’12,9%, al quarto, i nigeriani con il 6,7%. Le altre etnie hanno presenze modeste (macedone 5,1%, kosovara 4,3%, ucraina 2,8%...) o persino molto basse (ecuadoregno 2,4%) per cui influiscono in modo irrilevante nel panorama delle iscrizioni scolastiche.
A livello nazionale, l’Umbria, fra le regioni, si posiziona per la presenza di alunni stranieri residenti, al 3° posto con il 13,8%: al 1° posto l’Emilia Romagna con il 16% e al 2° posto la Lombardia con il 14,7%; fanalino di coda è la Campania con il 2,4%.